Negli ultimi anni, le relazioni si sono riempite di pratiche e comportamenti disfunzionali e non sani che ledono la salute della coppia. Dopo il ghosting, che è ormai diventato abbastanza frequente, si sta affermando anche lo stashing.
In realtà, non si può davvero dire che queste pratiche siano esclusivamente figlie della modernità. È molto più facile, in realtà, che con i nuovi mezzi di comunicazione esse siano semplicemente diventata più evidenti e riconoscibili. In più, poi, oggi si ha una sensibilità diversa nei confronti delle dinamiche relazionali e nelle relative implicazioni psicologiche, che rende più consapevole il dibattito.
Lo stashing è sicuramente una pratica legata ai social, ma non si ferma solo a quello. Infatti, lo stashing sui social non è più frequente di quello che avviene nella vita reale relazionale, dimostrando quanto esso esistesse già prima della nascita dei nuovi mezzi di comunicazione.
Stashing traduzione e significato
Lo stashing deriva dal verbo inglese “to stash”, che significa “mettere da parte” e interpretabile come “nascondere”. Ed è proprio in questo che consiste la pratica, nel nascondere il proprio o la propria partner a tutti gli altri.
Una relazione può essere felice e funzionare molto bene sotto tutti i punti di vista, prima di accorgersi di non conoscere nessun amico o familiare del proprio partner. In più, non posta nessuna foto insieme e non tagga mai sui social.
Cosa dice la psicologia
La psicologia identifica lo stashing come uno di quei comportamenti disfunzionali che rendono le relazioni non sane. È problematico quando esso è compiuto con l’intento di rinchiudere la relazione in una bolla per tenerla segreta. Ma è davvero sempre così?
Cosa può significare davvero lo stashing?
Prima di tutto, bisogna comprenderne le intenzioni, che possono dipendere semplicemente da timidezza o riservatezza, oppure possono dipendere da un agire in mala fede. Un partner che non mostra sui social la propria relazione può semplicemente essere riservato e non voler che le persone con cui ha meno confidenza conoscano dettagli della sua vita privata.
Oppure, e in quel caso bisogna farsi qualche domanda sull’autenticità della relazione, vuole che l’immagine di sé che traspare sui social sia quella di una persona single e disponibile. Oppure, lo è stashing narcisista di qualcuno che non vuole condividere la propria immagine con nessuno.
Allo stesso modo, una persona che non presenta il proprio partner alla famiglia può, semplicemente, essere riservato o magari non avere buoni rapporti con loro e non volerne parlare. Non c’è necessariamente bisogno di aspettarsi il peggio. Ma l’unico modo per essere sicuri del fatto che il vostro partner non vi stai nascondendo perché si vergogna di voi, è parlarne.
La soluzione: comunicazione
Parlare, comunicare, scambiarsi idee e chiedere chiarimenti sui dubbi è la base sulla quale fondare una relazione. Non è detto che i motivi della riservatezza derivino dallo stashing. E in più è chiaro che alla base delle relazioni debba esserci anche la fiducia.
Ma se un qualsiasi comportamento mette a disagio o provoca dei dubbi, non c’è niente di male a parlarne. Anzi, parlarne è proprio la cosa giusta da fare, in modo da costruire una relazione trasparente e più sana.
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