Vi è mai capitato di avere paura della separazione, non riuscire a impegnarvi in un rapporto duraturo o provare forte gelosia e tendere al controllo? Se la risposta è sì, allora con molta probabilità soffrite della cosiddetta sindrome dell’abbandono.
Niente paura, non è nulla di grave o non curabile, ma è bene prendere coscienza di questa situazione e porre rimedi.
La paura associata a questa sindrome deriva da pensieri e preoccupazioni riguardanti l’abbandono da parte di una persona cara.
Perdite, rifiuti o traumi passati, possono causare insicurezza e mancanza di fiducia nei confronti del mondo.
Scopriamo più nello specifico di cosa si tratta, quali sono i sintomi e quali le possibili cure.
Sindrome da abbandono psicologia
In psicologia, la sindrome dell’abbandono è legata ad una preoccupazione eccessiva e travolgente riguardo il possibile allontanamento e abbandono delle persone vicine.
Spesso, essa è causata da una perdita o un abbandono vissuto durante l’infanzia, ma anche nell’età adulta, che si è poi riversato nelle relazioni presenti.
Infatti, chi ha subìto un allontanamento o una perdita improvvisa da parte di una persona cara, troverà difficile fidarsi degli altri e si preoccuperà continuamente su chi sarà la prossima persona che lo abbandonerà.
Allo stesso modo, chi soffre di sindrome abbandonica – probabilmente – non si è sentito sufficientemente protetto, amato o voluto da bambino e quindi non ha sviluppato un buon attaccamento alle figure di riferimento.
Tutte queste emozioni spiacevoli, inoltre, portano poi la persona che ne soffre a sentirsi incapace di essere amato e a temere di passare il resto della sua vita da solo.
Alcune di queste sono influenzate in maniera consistente durante tutta la vita: si mostrano preoccupati di essere rifiutati da amici o partner.
Per altre, invece, queste paure non si realizzano completamente finché non instaurano una relazione amorosa.
Sintomi del senso di abbandono
La sindrome di abbandono non è un disturbo mentale diagnosticabile, ma può essere sicuramente identificato ed essere parte di un disturbo di personalità.
Eccone i principali sintomi:
- Ansia legata alla separazione;
- Insicuri ed immeritevoli di amore;
- Sensibilità eccessiva alle critiche;
- Difficoltà a fidarsi degli altri, a fare amicizie e a mantenere una storia d’amore;
- Essere prevenuti per evitare rifiuti o separazioni;
- Avere rabbia repressa e difficoltà di controllo degli impulsi;
- Affezionarsi e allontanarsi molto velocemente dalle persone;
- Fare di tutto per piacere all’altra persona e incolpare se stessi se le cose non vanno bene;
- Provare un senso di vergogna molto profondo;
- Continuare la relazione anche se ci si rende conto che non è sana.
Sindrome dell’abbandono: quali sono le cure?
Senza dubbio, il timore di essere lasciati o di rimanere soli è comune a tutti, ma alcune persone non riescono a gestire quest’ansia costante.
Esse diventano così vittime di un sentimento di angoscia perenne che rende difficile qualsiasi rapporto, arrivando addirittura a provocare attacchi di panico o sfociare nella depressione.
Motivo per cui, per riconoscere e affrontare questo disturbo è fondamentale intraprendere un percorso di psicoterapia, grazie al quale poter entrare in contatto con tutte quelle emozioni – come la rabbia, l’angoscia, la solitudine – che sono state sottovalutate per troppo tempo.
Dunque, il primo step consiste nell’acquisire una maggiore autostima, condizione fondamentale per avere fiducia negli altri, per poi prendere via via coscienza della propria identità per rafforzarla e riuscire a stringere relazioni sane, non più fondate su una dipendenza.
Ad ogni modo, è importante imparare ad accettare le proprie paure, a stare da soli e circondarsi di persone che siano in grado di accettare e aiutare, e non giudicare.
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