Nessuno ama pensarci, ma arriva un momento in cui è importante affrontare la realtà: cosa succederà quando non saremo più del tutto autosufficienti e non avremo una rete familiare su cui contare? La maggior parte di noi non pensa affatto a come potrebbe essere l’ultima parte della vita. Per altri, invece, l’idea di trovarsi soli è terrorizzante. Ecco perché, invece di disperarsi e rischiare episodi depressivi o, al contrario, ignorare il problema per poi ritrovarsi in una situazione di completa solitudine, la scelta migliore è prendere coscienza della demenza senile informandosi su eventuale diagnosi e consigli per i familiari su come affrontarla o, meglio ancora, pianificare da soli in anticipo un fine vita sicuro e tranquillo, in modo che le esigenze di ognuno di noi siano soddisfatte anche quando non saremo più in grado di gestirle da soli.
Le soluzioni pratiche per gestire bene l’ultima parte della nostra vita: Amministratore di Sostegno, Testamento Biologico, Residenza Assistita
La protezione giuridica con l’amministratore di sostegno
Quando si comincia ad avvertire l’incapacità di provvedere alla gestione efficiente del patrimonio o quando si avverte la necessità di volersi tutelare rispetto alla eccessiva influenza esercitata da singoli soggetti sulle scelte patrimoniali di persone non più perfettamente in grado di provvedere a loro stessi, la nomina dell’amministratore di sostegno è una soluzione che può rivelarsi risolutiva.
L’amministratore di sostegno è nominato dal giudice ed ha il compito di assistere il soggetto che ne fa richiesta, nella gestione di tutti quegli aspetti della vita che potrebbero diventare difficili da affrontare da soli come la gestione del patrimonio, la cura della persona, la presa di decisioni importanti.
Anche per chi non ha una rete familiare, invece di rimanere in balia di chiunque, la cosa migliore da fare è nominare un amministratore di sostegno in perfetta consapevolezza, scegliendo una persona di fiducia o un professionista che agisca nel migliore interesse dell’amministrato. Questo può essere fatto presentando istanza al Giudice con l’aiuto di un avvocato, per essere guidati attraverso il processo e assicurarsi che tutto sia fatto in modo corretto e legale.
Pianificare il futuro con il testamento biologico
Un’altra delle cose che si possono fare in prossimità dello stato di senescenza è redigere un testamento biologico. Questo documento permette di stabilire in anticipo le proprie volontà riguardo ai trattamenti medici che si desidera o non desidera ricevere, nel caso in cui non si è più in grado di esprimersi al riguardo. È una soluzione che offre grande tranquillità sia per sé che per i propri familiari, perché elimina il peso di dover prendere decisioni difficili in momenti di stress.
Il testamento biologico, noto anche come Dichiarazione Anticipata di Trattamento (DAT), è regolato in Italia dalla Legge 22 dicembre 2017, n. 219 (“Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento”). Questa normativa stabilisce che ogni persona maggiorenne e capace di intendere e volere può esprimere le proprie volontà in merito ai trattamenti sanitari futuri, nominando anche un fiduciario che rappresenti le sue volontà in caso di incapacità.
Scegliere una residenza assistita adatta
Un’altra opzione da considerare è quella di scegliere in anticipo una residenza assistita. Molte persone preferiscono vivere in una struttura specializzata che offra assistenza continua e servizi personalizzati. Le residenze assistite moderne non sono i vecchi ospizi che spesso ci spaventano. Al contrario, molte strutture sono pensate per offrire un ambiente confortevole, con attività sociali, mediche e di intrattenimento, garantendo al contempo l’indipendenza e il rispetto della privacy. Visitare in anticipo diverse strutture può aiutare a scegliere quella che meglio si adatta alle proprie esigenze e al proprio stile di vita.
Preparare le finanze per il futuro
Affrontare l’ultima parte della vita in modo sereno significa anche preparare le proprie finanze. Questo può includere la creazione di un fondo per le emergenze mediche, l’acquisto di una polizza di assistenza a lungo termine o semplicemente l’organizzazione dei beni in modo che siano facilmente gestibili, appunto, da un amministratore di sostegno o fiduciario.
Cercare supporto emotivo e sociale
Per quei soggetti che non hanno una famiglia vicina, costruire una rete di amici, vicini, o volontari in grado di offrire compagnia e assistenza può rivelarsi risolutivo. Molte comunità offrono servizi di supporto per anziani, come gruppi di incontro, assistenza a domicilio, o semplicemente qualcuno con cui parlare.
Affrontare l’idea di perdere autonomia e di trovarsi soli nell’ultima parte della vita può essere difficile, ma programmare in anticipo può fare una grande differenza. Che si tratti di redigere un testamento biologico, nominare un amministratore di sostegno, o scegliere una residenza assistita, ogni passo che fai oggi può garantirti una vita serena e dignitosa domani.