I peli superflui sono un annoso fastidio per moltissime persone, donne e uomini. Nonostante i numerosi movimenti di “liberazione” e di accettazione di se stessi, a partire dai peli, ogni anno ci troviamo alle porte della bella stagione con il medesimo dilemma: come rimuovere i peli? C’è chi si affida alla ceretta fai da te o a un centro estetico specializzato. C’è poi chi, da anni, continua a essere fedele al caro vecchio rasoio, per velocità e praticità.
Chi però cerca una soluzione definitiva alla crescita dei peli, sicuramente si sarà già scontrato con due realtà, tanto simili quanto diverse: luce pulsata o laser. Ma quali sono le differenze sostanziali tra questi due metodi di epilazione?
Luce pulsata o laser?
Entrambi questi metodi prometto una soluzione più o meno definitiva. Nessuna delle due, in realtà, vi può garantire al 100% che qualche pelo non ricrescerà, col tempo.
Sia la luce pulsata che il laser funzionano grazie a un fascio di energia luminosa che viene emessa da un apposito strumento che va a contatto con la pelle. Questa energia si trasforma in calore, che penetra nel pelo. La differenza sostanziale è, quindi, nella lunghezza d’onda che può raggiungere un metodo piuttosto che un altro.
Nel caso della luce pulsata, infatti, emette un fascio di luce che possiede una lunghezza d’onda che va dai 490 ai 1180 nanometri. Questo significa che, per far sì che si possa utilizzare come epilazione, questo fascio di luce va “tagliato” tramite l’utilizzo di appositi filtri.
Nel caso del laser, invece, il fascio di luce emesso ha una lunghezza d’onda più precisa (800 nanometri circa). Questa lunghezza d’onda è studiata per colpire esclusivamente il pigmento (la melanina) contenuto nel bulbo dei peli.
Come si fa il laser per i peli (e la luce pulsata)?
Il metodo di utilizzo non è diverso per il laser o luce pulsata. In entrambi i casi, infatti, dovrete innanzitutto procedere a radervi con un rasoio la parte che intendete trattare. Non dovrete utilizzare altri metodi di depilazione almeno per il mese precedente alla prima seduta. Questo perché si vuole colpire il maggior numero di peli possibile, anche quelli che si accingono a ricrescere.
Lo strumento in dotazione per entrambe le tecniche prevede l’utilizzo di un manipolo e, a volte, di un apposito gel da passare sulla pelle durante la seduta. Alla fine della seduta il gel verrà rimosso per lasciare il posto a una crema lenitiva.
Generalmente per l’epilazione laser è necessario completare almeno un ciclo di dieci sedute. Per la luce pulsata, invece, solitamente sono necessarie almeno 15/20 sedute. C’è però un altro fattore da considerare: i macchinari di cui dispongono i centri estetici sono generalmente meno potenti di quelli in dotazione ai centri medici.
Le sedute durano pochi minuti, in base all’ampiezza della zona da trattare, e vanno ripetute mensilmente. Con l’andare avanti potrete notare una progressiva diminuzione sia della quantità dei peli in crescita che della loro robustezza. In ogni caso, laser o luce pulsata che sia, sono previste delle sedute di “mantenimento” del risultato, che possono ripetersi una o due volte l’anno.
Il laser fa male?
Il laser (o luce pulsata che sia) non è doloroso. Può provocare un fastidio molto intenso, un pizzicorio e una sensazione generale di calore, ma raramente può arrivare a provocare del vero e proprio dolore. Ad ogni modo, se avvertite un fastidio troppo alto da sopportare, è sempre opportuno farlo presente.
Qual è il metodo più veloce? differenza tra laser e luce pulsata
Il laser colpisce il pelo con maggiore precisione, mentre la luce pulsata estende il suo raggio d’azione a tutta la pelle. Per questo motivo deve necessariamente essere meno potente e, conseguentemente, le sessioni devono ripetersi con maggiore frequenza prima di vedere dei risultati apprezzabili.
In più, il contrasto cromatico è un altro fattore determinante per il laser in particolare. Avere una pelle chiara e un pelo più scuro può infatti rendere l’epilazione laser più efficace e, quindi, più veloce.
Posso prendere il sole dopo il laser o la luce pulsata?
Assolutamente no. In entrambi i casi è caldamente sconsigliato esporsi al sole sia due giorni prima che due giorni dopo. Per la tintarella vera e propria, invece, il periodo da rispettare è di almeno un mese. L’utilizzo di crema solare, specialmente in caso di epilazione laser sul viso, è da rispettare rigorosamente se vogliamo evitare l’insorgenza di macchie.
Cover photo credits Anna Shvets (Pexels)