Studi recenti hanno evidenziato la possibilità di sfruttare un derivato della cannabis dalle enormi potenzialità curative. Conosciuto tipicamente come CBD, il cannabidiolo è una sostanza naturale oggi sempre più presente in articoli per la cura del corpo e prodotti commestibili. Ad oggi i benefici CBD stanno conquistando un numero sempre maggiore di consumatori, i quali scelgono volontariamente di utilizzare prodotti contenenti cannabidiolo in alternativa a medicinali tradizionali. Scopriamo, dunque, quali sono queste incredibili proprietà benefiche e in che modo questa sostanza interagisce con il corpo umano.
Gli effetti analgesici e il sistema endocannabinoide
Le piante di cannabis contengono oltre 113 varietà di cannabinoidi, composti chimici di origine naturale ricavati dalle infiorescenze femminili della pianta. Il cannabidiolo, noto in tutto il mondo come CBD, e il tetraidrocannabidiolo, comunemente definito THC, sono due dei principali composti estratti. Il CBD è la seconda sostanza più abbondante.
Le proprietà di queste essenze hanno attirato l’attenzione di medici e scienziati. CBD e THC, infatti, se introdotti in quantità non eccessive, sembrano avere particolari effetti analgesici sul corpo umano.
Ricerche recenti hanno dimostrato l’esistenza di un sistema, denominato cannabinoide, responsabile della creazione di cannabinoidi con proprietà similari a quelle di CBD e THC. La somiglianza di struttura è la ragione alla base degli effetti benefici di entrambi i principi attivi. Ambedue, infatti, interagiscono con il sistema e lo supportano nella sua funzione principale, quella del mantenimento dell’omeostasi e della regolazione di numerosi processi dell’organismo. Il CBD si lega ai recettori CB2 mentre il THC ai recettori CB1.
La differenza tra CBD e THC
Entrambe le sostanze estratte dalla cannabis sembrano avere ripercussioni positive a livello fisico e psicologico. La distribuzione e il consumo di prodotti a base di CBD però, è regolamentata nella maggior parte dei paesi. Composti contenenti una percentuale di THC maggiore al 5%, invece, sono ad oggi illegali.
Qual è la ragione alla base di questa disparità? Ma soprattutto, quali sono le differenze tra i due principi attivi?
Le principali discrepanze tra CBD e THC riguardano la sfera degli effetti psicoattivi sul corpo umano. Il CBD, infatti, è un cannabinoide non psicoattivo. Questo vuol dire che non provoca assuefazione o alterazione della percezione. L’assunzione di prodotti contenenti THC, al contrario, comporta l’insorgenza di una sensazione di “sballo” ed euforia, accompagnate da numerosi effetti collaterali temporanei anche molto rischiosi.
I benefici del CBD sulla pelle
Ad oggi esiste una vasta gamma di applicazioni terapeutiche che sfrutta il CBD come principale alleato. Uno tra i primari campi di utilizzazione è quello della produzione di articoli per la cura della pelle.
Negli ultimi anni il CBD è infatti diventato un vero e proprio protagonista del mondo del beauty. Oli, creme, lozioni sono solo alcuni dei numerosissimi prodotti contenenti cannabidiolo ad oggi in commercio. Tutti gli articoli venduti sono rigorosamente naturali e certificati e, se utilizzati in quantità non eccessive, possono apportare un grande contributo contro imperfezioni e malattie della pelle.
Tra le principali azioni del CBD rientrano la regolamentazione della produzione di sebo e la riduzione di gonfiori e arrossamenti tipici di disturbi come acne e psoriasi. Prodotti contenenti CBD sono particolarmente efficaci anche contro irritazioni cutanee, prurito e rossori. Quest’ultimi, inoltre, godono di ottime proprietà idratanti e lenitive e sono buone alternative naturali da utilizzare in caso di scottature.
Proprietà rilassanti
I trattamenti dermatologici non sono gli unici campi di applicazione che vedono il cannabidiolo come ingrediente protagonista. Ad oggi, infatti, sono moltissimi i consumatori che oggi scelgono di integrare prodotti a base di CBD come rimedio naturale per ridurre ansia, stress e per migliorare la qualità del sonno. Questo, infatti, si è dimostrato un ottimo ansiolitico e un buon antidoto contro i principali disturbi del sonno. Tra i principali benefici, dunque, rientrano le sue enormi proprietà rilassanti. Il CBD agisce quindi come analgesico e riduce stati di nervosismo e agitazione, anche in caso di condizioni più gravi come quelle da stress post traumatico.
Tensioni e preoccupazioni possono influenzare indirettamente anche la vita in coppia. L’ansia da prestazione e un non sufficiente riposo sono tra le maggiori cause di problematiche relazionate alla sfera sessuale. Studi recenti hanno quindi sottolineato la possibilità di sfruttare le proprietà rilassanti del CBD per migliorare i rapporti, la soddisfazione e l’intimità con il proprio partner.
Proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche
Tra i principali benefici del CBD rientrano incredibili proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche. Prodotti contenenti cannabidiolo sono particolarmente indicati anche contro patologie infiammatorie dolorose. Tra gli articoli più efficaci uno dei migliori è senz’altro l’olio al CBD.
Da qui la nascita di centinaia di catene di negozi che commercializzano questi prodotti e li presentano come valide alternative ai farmaci tradizionali. Il cannabidiolo, infatti, comporta solo alcuni lievi effetti collaterali ed è una soluzione naturale e biologica. Le buone proprietà analgesiche fanno quindi degli articoli a base di CBD soluzioni indicate contro dolore di diversa natura come per esempio le emicranie.
Proprietà immunomodulatorie e neuroprotettive
Il compito principale del sistema endocannabinoide è il mantenimento dell’omeostasi all’interno del corpo. Gli endocannabinoidi agiscono in sinergia per gestire le condizioni dell’ambiente esterno e proteggere l’organismo. Il principio attivo del cannabinoide, grazie alle sue proprietà immunomodulatorie, supporta gli endocannabinoidi in questa importante funzione. Se assunto regolarmente e in quantità non eccessive, infatti, è in grado di rafforzare il sistema immunitario e proteggerlo da eventuali patologie.
L’integrazione di cannabidiolo nella propria routine, infine, agisce anche a livello neurale. Il CBD, infatti, ha le potenzialità per proteggere e mantenere in salute i neuroni, grazie alle ottime proprietà neuroprotettive.
In conclusione, nonostante gli studi ancora in corso, è possibile affermare come il CBD possa costituire un’alternativa naturale alla medicina tradizionale.
Foto di Karolina Grabowska da Pexels