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Gender pay gap: cos’è il divario retributivo di genere

gender pay gap

Quando si parla di sessismo e dei differenti diritti che uomini e donne ingiustamente hanno, si tende a sottovalutare le differenze di retribuzione.

Forse perché considerati meno importanti di altri diritti, i soldi in realtà sono ciò che decreta il valore di una persona in una società capitalistica.

Per questo è molto importante parlare di gender pay gap.

Gender pay gap significato

La definizione inglese può essere tradotta in italiano come divario retributivo di genere. Ma, per dirla in parole povere, significa che tra uomini e donne che ricoprono lo stesso ruolo, con gli stessi anni di esperienza e con le stesse competenze, c’è una differenza nel salario.

Il termine “gap” indica uno spacco, un buco, uno spazio lasciato vuoto. Proprio a voler sottolineare il fatto che questa differenza è un problema, una mancanza della nostra società. È anche chiamata discriminazione salariale, perché all’interno delle stesse aziende le donne ricevono uno stipendio inferiore rispetto ai colleghi uomini.

Le ragioni vanno cercate sicuramente nel sessismo interiorizzato che ancora persiste nella società moderna. Decenni di battaglie femministe per la parità di genere, infatti, non sono ancora bastati. Le donne vengono ancora considerate meno brave e capaci degli uomini, soprattutto in ambito lavorativo, campo tipicamente maschile. E, soprattutto, molti datori di lavoro pensano ancora che una potenziale maternità sia un problema troppo grande per assumere le donne o per pagarle quanto gli uomini.

È da questo che nasce il gender pay gap, da un connubio tra una mentalità ancora terribilmente arretrata e un sistema giuridico che non riesce a imporsi abbastanza da risolverlo. Fanno infatti ancora paura i dati sul gender pay gap Italia 2020 e sul gender pay gap Italia 2021, a dimostrazione di quanto la legge non stia facendo il suo lavoro.

Gender pay gap Italia Istat

Secondo i dati raccolti dagli organi preposti, facendo una media, ogni donna guadagna 84 centesimi per ogni euro guadagnato da un uomo. Questo non significa solo che le donne guadagnano il 16% in meno, ma significa che il valore del loro tempo è molto inferiore a quello degli uomini.

Se commisurato a tutti i soldi guadagnati in un anno, lo scarto pro capite è di migliaia di euro. Questo gender pay gap 2021 significa che, se le donne venissero pagate quanto gli uomini, da metà novembre fino alla fine dell’anno dovrebbero lavorare gratis.

Divario di genere legge

In merito al gender pay gap e alle differenze retributive tra uomini e donne, la legge non sta facendo davvero il suo lavoro. Non esistono sanzioni o divieti che impediscano alle aziende di pagare le proprie dipendenti molto meno dei colleghi uomini.

Di recente è stata approvata una legge che, però, non serve a molto e dà la sensazione si essere solo di facciata. La legge sulla parità salariale, infatti, promette degli sgravi fiscali (quindi degli sconti sulle tasse) alle aziende che dimostrano di garantire la parità.

Non delle sanzioni per chi non la garantisce, ma dei premi per chi ci riesce. Insomma, un po’ come se il governo dicesse che lui non è in grado di risolvere il problema e se ne lava le mani, però se ci riescono le aziende da sole ben venga.

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