Il daltonismo è un’anomalia visiva che ostacola la percezione dei colori e suscita parecchie domande. Quali soni i colori che confondono i daltonici? Come fanno i daltonici a sapere di essere daltonici?
Il mondo chiama questa condizione in questo modo dal chimico che per primo lo ha descritto (essendone affetto): John Dalton (daltonismo) mentre il termine scientifico è “discromatopsia”.
Essere daltonici significa non essere capace di percepire i colori e purtroppo non è un’eventualità rara, specialmente considerando quelle lievi alterazioni che non vengono considerate come discromatopsia.
In linea di massima è una condizione che colpisce di più gli uomini, ma si può parlare anche di daltonismo donne e daltonismo bambini.
Daltonismo, le cause nella genetica
Chi può essere daltonico? La prima cosa da sapere è che il daltonismo è legato alla mutazione genetica del cromosoma X.
È bene ricordare che i caratteri ereditari vengono trasferiti dai genitori ai figli attraverso i cromosomi X e Y: XX per le donne e XY per gli uomini.
Considerando che il daltonismo dipende da un cromosoma X mutato, quindi, l’uomo è daltonico se ha un’alterazione del cromosoma X mentre la donna è daltonica soltanto se entrambi i cromosomi sono alterati (ma con uno solo diventa portatrice sana della mutazione).
Una donna portatrice sana ha metà delle possibilità di trasmettere questo carattere ereditario ai propri figli (femmine o maschi).
Diverso è il caso del daltonismo extragenetico: in questi casi il daltonismo perde il significato di ereditarietà e diventa una condizione acquisita a seguito di altre malattie, come per esempio la cataratta, la maculopatia o la sclerosi multipla.
Cosa vedono i daltonici?
La discromatopsia è provocata da un’anomalia funzionale dei fotorecettori coni, quelli che operano in piena luce (diversamente dai bastoncelli che lavorano in poca luce).
L’anomalia di questi trasduttori altera l’attività di trasformazione dell’input luminoso derivante da quello che osserviamo in impulso elettrico e che arriva prima al nervo ottico e dopo nella corteccia, dove finalmente si trasforma in immagini.
Quali soni i colori che confondono i daltonici? Le persone affette da daltonismo sono insensibili o non percepiscono bene il rosso (protanopia o protanomalia), il verde (deuteranopia o deuteranomalia) e il blu (tritanopia o tritanomalia). Chi soffre di daltonismo percepisce i colori puri, ma non le sfumature.
Tra i tanti tipi di daltonismo, c’è ne uno chiamato acromatopsia che non permette la visione dei colori primari. In pratica si vede tutto in bianco e nero.
Daltonismo: test e diagnosi
Come fanno i daltonici a sapere di essere daltonici? Diciamo che i daltonici non sanno di essere tali fino a quando non si sottopongono a uno o più esami oculistici.
Lo specialista sottopone il paziente a vari esami diagnostici appositamente studiati per portare alla luce tale condizione, come per esempio le tavole di Ishihara e il test di Farnsworth.
I vari test per il daltonismo portano al riconoscimento del disturbo e alla formulazione di una diagnosi precisa.
Occhiali per daltonico come unica soluzione?
Non è stata ancora elaborata una cura per restituire tutto lo spettro dei colori a chi soffre di daltonismo, ma lo sviluppo tecnologico permette una gestione migliore del problema.
Negli ultimi anni gli occhiali per il daltonismo hanno restituito i colori alle persone con tale difetto visivo grazie a speciali lenti in grado di filtrare le lunghezze d’onda e favorire la percezione corretta dei colori.
Alcuni ricercatori però si stanno muovendo verso una cura genetica del deficit della visione dei colori basata sull’inserimento del gene sano negli occhi delle persone daltoniche.
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