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Cosa fare se il neonato non dorme? Trucchi per conciliare il sonno

Uno dei problemi più comuni che si ritrovano ad affrontare i neo genitori nei primi mesi di vita del bebè è quello legato al sonno. Molti bambini non riposano abbastanza a lungo nell’arco delle 24 ore e il neonato che non dorme quanto dovrebbe, sia di giorno che di notte, fa subito preoccupare i genitori.

Se non ci sono problemi che generalmente il pediatra è in grado di rilevare, bisogna avere moltissima pazienza ed affrontare il periodo che – seppur difficile – è destinato a finire. Un bambino che fa sonnellini molto brevi – di poche decine di minuti – e poi si sveglia non è ovviamente riposato e si innervosisce. Anche i genitori con questi riposini “lampo” non hanno il tempo per dormire bene e le cose a casa possono complicarsi.

Esistono però dei semplici trucchi che possono far “scivolare” il neonato con più facilità tra le braccia di Morfeo. Anche perché abituare il bebè a dormire soltanto tra le tue braccia è decisamente poco consigliato, visto che anche mamma e papà devono poter riposare in totale relax, almeno per alcune ore consecutive. Scopriamo allora qualche consiglio utile per conciliare il sonno del neonato!

Usa il rumore bianco

Forse non lo sai ma esistono suoni e rumori che facilitano il riposo del neonato molto meglio del silenzio assoluto. Riproducendo suoni dolci e rilassanti, come quelli che il bimbo ha avvertito all’interno del grembo materno, si rilasserà con più tranquillità. Per riprodurre il rumore bianco si possono utilizzare delle app, un ventilatore o delle macchine apposite per il rumore bianco.

Ricorri al ciuccio

Il classico trucchetto per far addormentare il neonato è quello di dargli il ciuccio che, in genere, lo tranquillizza molto. Succhiando si rilassa e probabilmente riesce ad addormentarsi. Il ciuccio può servire anche quando il piccolo si agita e si sta per svegliare: in questo caso si può prevenire il risveglio provando ad offrirglielo, in modo che ricominci a succhiare e continui a dormire.

Non tenerlo sempre in braccio

Il neonato strilla e i genitori subito lo prendono in braccio per farlo calmare. Farlo addormentare sempre e solo tra le braccia è però controproducente perché c’è la probabilità che non appena lo si adagia nella culla il bimbo si svegli e ricominci imperterrito a piangere. L’alternativa è usare un passeggino per dondolarlo oppure una fascia per bambini. In questo modo, potrai avere le braccia un po’ libere ed occuparti anche di altro.

Diffondi in casa una musica rilassante

Ai bambini piace molto la musica e quella per favorire il sonno li aiuta ad addormentarsi. Ogni volta che il neonato deve riposare metti sempre la stessa musica: imparerà a riconoscerla. Ricreare una routine musicale gli darà una sensazione di pace e di benessere e, presto, l’assocerà al momento del sonno ristoratore.

Fallo addormentare in braccio

Un consiglio totalmente diverso da quelli precedenti che pare funzionare è quello di farlo addormentare in braccio. E’ un’abitudine dura da mantenere nel tempo ma se il bimbo si addormenta e raggiunge la fase di sonno profondo tra le braccia dei genitori non si sveglierà appena verrà adagiato nel lettino. Ricorda che per circa 20 minuti dopo che si è addormentato è ancora nella fase di sonno attivo, per cui il rischio di risveglio è alto.

Posizione verticale dopo la pappa

Un altro suggerimento da non trascurare è quello di tenere il bimbo in posizione eretta dopo la poppata. Terminato l’allattamento il neonato ha bisogno di almeno 5 minuti per digerire bene ed evitare problemi di reflusso. Ecco perché, mantenerlo in posizione verticale e fargli fare il ruttino, può facilitare la fase dell’addormentamento.

Lascia che si addormenti da solo

Molti genitori hanno una sorta di rifiuto a mettere il bimbo non addormentato nella culla ma, per alcuni neonati, questo sistema può essere quello migliore per addormentarsi. Ovviamente, se piange e urla disperato questa non è la tecnica giusta per lui!

Fagli fare sonnellini più frequenti

Il bambino è sempre nervoso e dorme male? La causa potrebbe essere quella derivante da cicli di sonno troppo lontani tra loro. Il neonato si stanca facilmente se rimane sveglio troppo a lungo. Meglio ridurre la distanza tra un sonnellino e l’altro, in particolare nei primi mesi di vita.

Conclusioni

I primi mesi di vita del bambino sono molto stressanti per i genitori che vedono stravolta la loro vita. E i problemi legati al sonno sono quelli maggiori, che inevitabilmente si riversano anche sul benessere degli adulti.

Con i consigli contenuti in questo articolo, potrai provare a contrastare le difficoltà legate al riposo e ad affrontare meglio questa delicata fase della vita. Si tratta comunque di un periodo lungo che poi finirà, per la gioia di tutta la famiglia!

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