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Conflitto genitori-figli adulti: imparare a lasciar andare

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Il conflitto è una parte molto importante della crescita, soprattutto quello con i genitori. Non essere d’accordo parte della fase evolutiva e permette ai figli di sviluppare le proprie idee e il proprio carattere. Ma se questo tipo di rapporto è normale e addirittura utile per crescere sani, non vale lo stesso per i figli cresciuti, tant’è che il conflitto genitori-figli adulti rappresenta un grande problema.

La maggior parte dei conflitti genitori-figli adulti dipende da un unico fattore: l’incapacità dei genitori di accettare che i loro figli non vanno più trattati da bambini. Se, infatti, il rapporto è chiaramente subalterno durante la crescita, non vale lo stesso una volta che i giovani sono diventati adulti.

Molti genitori hanno però la pretesa di avere ancora il controllo, o anche semplicemente un’influenza, sulla vita dei figli. Spesso, addirittura, credono che finché i figli dipendono economicamente da loro, hanno il diritto di imporsi in qualche modo sulle loro scelte. Ma non c’è niente di più sbagliato.

Il rapporto genitori e figli adulti non è più subalterno, poiché, appunto, si è tutti adulti. Il genitore ha il dovere morale di mantenere economicamente i propri figli anche dopo i 18 anni, ma dopo tale età non ha più nessun potere sui di loro.

Questo non significa, ovviamente, che i genitori vadano tagliati fuori dalla propria vita. Anzi, un rapporto genitori-figli adulti sano porterà proprio all’ascolto, al confronto reciproco e sì anche alla possibilità, da parte dei figli, di affidarsi al parere dei genitori.

Se, invece, il rapporto non è sano, se i genitori tentano in qualche modo di imporre le proprie decisioni o di mettere qualche divieto, è inevitabile che nasca il conflitto genitori-figli adulti. E, nella maggior parte dei casi, non sono i figli adulti “difficili” la causa del conflitto, ma i genitori che assumono comportamenti tossici.

Conflitto genitori-figli adulti: dove risiede il vero problema

Parla chiaro la psicologia: genitori-figli adulti hanno problemi quasi sempre a causa del fatto che i genitori hanno difficoltà ad accettare che i loro figli sono cresciuti.

Le situazioni in cui questi rapporti genitori-figli adulti esplodono sono molteplici. Ci sono genitori che tentano di imporre il proprio parere sulla scelta dell’università o del lavoro. Ce ne sono altri che pretendono di tener conto dei successi e dei fallimenti (magari gli esami conseguiti), come se mantenere un figlio significasse potergli imporre un determinato rendimento come se stesse ancora a scuola.

Ci sono genitori che vogliono controllare le spese e le finanze dei figli che gestiscono i propri soldi, oppure genitori che non rendono partecipi i figli delle finanze della famiglia, come se non fosse una cosa che li riguardi – e che, oltretutto, li educa a gestire i propri soldi. E poi ci sono forse i peggiori, i genitori che pensano di poter controllare la vita privata dei figli adulti, vietando di dormire con il proprio compagno o decidendo chi frequentare.

Tutte queste situazioni sono scaturite dal fatto che spesso questi genitori non riescono ad accettare l’età adulta dei propri figli, oppure un tentativo di tenerli piccoli ancora un po’ per non perdere il controllo. Ogni genitore che ha questi atteggiamenti deve lavorare su se stesso per lasciare il giusto spazio ai figli. E ogni figlio che vive questi conflitti deve imparare a prendere le distanze e vivere la propria vita.

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