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Aumenta l’uso del vino in bag in box: boom di vendite online

Vino in bag in box

Il vino è un prodotto che per sua natura è legato a tante diverse occasioni di consumo, dall’uso casalingo al ristorante, durante i pasti o come aperitivo.

Per molte persone esso è simbolo di tradizione, cultura, convivialità, piacere, eleganza.

Tra le tante varietà di vino, quello rosso sembra essere il preferito, anche se la scelta può cambiare in base alla regione, alla propria storia e alla cultura.

Numerosi studi hanno dimostrato i diversi benefici che un consumo moderato di questa bevanda può portare: innanzitutto contiene una sostanza chiamata resveratrolo, cioè un polifenolo con proprietà antiossidanti, il quale rallenta il processo d’invecchiamento.

Aiuta a liberare le endorfine presenti nel cervello – diminuendo la depressione – e agisce positivamente sui livelli di colesterolo, trigliceridi e glicemia basale.

L’assunzione controllata pare avere anche un effetto benefico sulle ossa, contrastando l’osteoporosi tanto negli uomini quanto nelle donne.

Insomma, è proprio il caso di dire che “buon vino fa buon sangue”, e il lungo periodo di lockdown che abbiamo vissuto ci ha portati ad apprezzarlo ancora di più ed a considerare positivamente l’acquisto del vino in bag in box.

Gli effetti del lockdown sui consumi di vino domestici

Reduci da una situazione pandemica che ha segnato per sempre le nostre vite, gli studi hanno dimostrato che il consumo del vino domestico durante il lockdown è aumentato.

Secondo le ricerche, chi consumava vino abitualmente già prima non ha visto modificare le sue abitudini, al contrario, chi non ne faceva spesso uso ha subìto un impatto maggiore.

Il momento preferito per il consumo risulta essere la cena, ma non sono mancati anche gli aperitivi online organizzati con amici e parenti.

Ovviamente, date le chiusure totali, l’acquisto di vino è avvenuto principalmente su siti web appositi, i quali sono in grado di offrire un’ampia gamma di scelta e permettono di confrontare prezzi e qualità.

È interessante sottolineare come, secondo una recente indagine, c’è un’assoluta parità di acquisto tra uomini e donne: si tratta infatti del 28% per entrambi.

Il lockdown ha quindi avuto un impatto decisivo sull’acquisto di vino online, dove comincia a farsi sempre più uso del bag in box. Di cosa si tratta? Scopriamolo insieme.

La praticità del vino in bag in box

Sul web esistono ormai diversi e-commerce per la vendita di vino in bag in box che spediscono in tutta Italia –  e non solo – offrendo una vasta selezione tra le migliori aziende sparse in tutta la penisola, che vinificano i propri vini con uve coltivare nella propria terra e confezionate direttamente nei bag in box.

Si tratta di un contenitore per liquidi alimentari inventato e brevettato negli Stati Uniti negli anni ’50.

Il suo nome deriva dai due elementi che lo compongono: un box, solitamente in cartone, di varie dimensioni e forme, che al suo interno contiene una bag, ovvero una sacca realizzata in plastica poliaccoppiata (poliestere metallizzato per l’esterno e polietilene per prodotti alimentari per l’interno).

Il tutto è completato da un rubinetto per l’erogazione che permette la fuoriuscita del liquido, senza però far entrare l’aria.

Questo bag in box consente quindi di avere un vino sempre pronto all’uso, lo protegge dagli sbalzi di temperatura, dai difetti di luce, dai possibili urti, e, inoltre, rappresenta anche un’ottima soluzione per le spedizioni con i corrieri che prevedono solitamene prezzi di imballaggio alti. Non da odore di tappo ed è più ecologico perché composto da materiali totalmente riciclabili.

Per quanto riguarda i formati, i più usati sono 3 e 5 litri, più adatti dunque ad un consumo domestico, e 10 e 20 litri, più indicati per la ristorazione.

C’è davvero l’imbarazzo della scelta!

 

Foto di KoolShooters da Pexels