La tutela dell’ambiente è un tema importante e sempre attuale che può essere messo in pratica anche a tavola, mediante l’adozione di un’alimentazione sostenibile.
In un’epoca caratterizzata da grandi consumi e grandi sprechi, scegliere di seguire questo tipo di alimentazione può davvero aiutare a ridurre l’impatto devastante che l’alimentazione globale ha sulla Terra.
Ancora oggi, esistono posti nel mondo caratterizzati da un’eccessiva abbondanza di cibo e altri, invece, che si trovano a combattere contro malnutrizione e denutrizione a causa del sovrasfruttamento delle risorse disponibili.
L’impatto che uno stile alimentare sbagliato ha sulla salute delle persone e del Pianeta è davvero distruttivo.
Scelta e consapevolezza sono dunque i due termini base di questo modo di alimentarsi.
Ma cosa si intende con il termine alimentazione sostenibile?
Alimentazione sostenibile definizione
L’alimentazione sostenibile è uno stile alimentare che permette di ridurre al minimo il consumo di acqua, suolo ed energia limitando l’uso di additivi e pesticidi, riducendo gli allevamenti e la pesca intensivi e ponendo fine alle emissioni di anidride carbonica.
I principali agenti inquinanti – infatti – sono: le deiezioni animali, gli antibiotici, i fertilizzanti e gli agrofarmaci utilizzati per le colture destinate alla produzione dei mangimi.
Ad esempio, l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi rischia l’uccisione di insetti molto utili ad alcune colture, nonchè la diminuzione sostanziale dei naturali nutrienti dei cibi.
A tutto questo, si aggiunge il fatto che lo spreco alimentare ha raggiunto cifre altissime: l’80% del cibo prodotto, difatti, sarebbe ancora consumabile. Di conseguenza, vengono sprecati anche l’acqua e la terra necessari per la produzione.
Cosa fare?
Secondo i consigli della FAO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura – è assolutamente possibile prendere decisioni migliori per il Pianeta e la società seguendo questi consigli:
- prediligere prodotti alimentari vegetali;
- variare l’alimentazione il più possibile;
- consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura al giorno;
- preferire i prodotti locali;
- scegliere prodotti freschi e di stagione;
- ridurre il consumo di alimenti confezionati;
- limitare il consumo di carne;
- aumentare il consumo di legumi e cereali integrali nella dieta;
- acquistare prodotti ittici sostenibili;
- preferire prodotti biologici.
Inoltre, prediligere alimenti con packaging plastic free – o addirittura senza pack – è la scelta più sostenibile che si possa fare.
Sostenibilità alimentare
Stando a quanto descritto dalla FAO: “Le diete sostenibili sono diete a basso impatto ambientale che contribuiscono alla sicurezza alimentare e nutrizionale nonché a una vita sana per le generazioni presenti e future. Le diete sostenibili concorrono alla protezione e al rispetto della biodiversità e degli ecosistemi, sono culturalmente accettabili, economicamente eque e accessibili, adeguate, sicure e sane sotto il profilo nutrizionale e, contemporaneamente, ottimizzano le risorse naturali e umane”.
A differenza di anni fa, dove si rispettava la normale stagionalità degli alimenti sfruttando le risorse a disposizione, oggi – per sopperire alle esigenze nutrizionali della popolazione mondiale – vengono invece eseguite attività di deforestazione e consumate ingenti quantità di risorse idriche.
Dunque, bisogna seguire una dieta basata su cibi sani, sostenibili e nutrienti, a basso impatto ambientale in termini di utilizzo di suolo, risorse idriche, emissioni di carbonio e azoto.
Per regime alimentare sostenibile si intende quindi una dieta ricca di prodotti alimentari locali – a km 0 – attenta alla conservazione della biodiversità e degli ecosistemi.
L’alimentazione sostenibile rappresenta la strada più giusta da intraprendere per salvare il nostro futuro.