La dermatite atopica è una malattia che riguarda l’apparato cutaneo e che può essere determinata da molteplici fattori. Conoscerla è molto importante, anche perché si tratta di una patologia con decorso cronico-recidivante. Facciamo una panoramica del problema insieme agli esperti di cura della pelle e cosmeceutici a Udine della farmacia Pelizzo.
Quando si fa riferimento alla dermatite atopica si mette sempre in evidenza il fatto che si tratta di una malattia a eziologia multifattoriale. Questo vuol dire, molto semplicemente, che la sua comparsa e le sue recidive possono essere innescate da diversi aspetti. Un ruolo decisivo è quello svolto dall’ereditarietà, dal momento che i fattori genetici che favoriscono la comparsa della dermatite atopica riguardano geni codificanti per le proteine che si trovano nella struttura delle proteine e per quelle che sono coinvolte nella risposta immunologica.
Il ruolo degli agenti ambientali
Tra i fattori che possono favorire la comparsa della dermatite atopica ci sono anche gli agenti ambientali: per esempio un eccesso di sudorazione, ma anche la consistenza ruvida dei tessuti degli indumenti, oppure gli allergeni (tanto quelli presenti nell’aria quanto quelli alimentari). Ancora, non si può sottovalutare il ruolo dei prodotti topici sensibilizzanti, come i detergenti aggressivi e i profumi, senza dimenticare la proliferazione sulla superficie della pelle di batteri altrimenti saprofiti: per esempio in caso di iper-colonizzazione dello stafilococco nei siti in cui sono presenti le lesioni preformate si possono manifestare delle infezioni.
Dermatite atopica o eczema?
La dermatite atopica può essere chiamata anche eczema: il concetto è esattamente lo stesso. Si tratta di una malattia cutanea di carattere infiammatorio che colpisce fino a 1 bambino su 5, comparendo già dai primi sei mesi di vita, e fino a 1 adulto su 10. Il prurito rappresenta il sintomo più comune e importante, e si manifesta con una notevole intensità. In molti casi esso precede il formarsi delle lesioni cutanee dovute all’irritazione, e risulta intensificato dagli allergeni o dall’esposizione ad aria secca. Il prurito peggiora anche quando il soggetto va incontro a un forte stress emozionale o se si indossano degli indumenti di materiale sintetico o di lana.
Come si manifesta la dermatite atopica
La dermatite atopica è il passo iniziale di quella che viene definita marcia atopica, che prevede una riacutizzazione soprattutto nel periodo primaverile e in quello autunnale, mentre in estate – cioè la stagione in cui si è più esposti al sole – si concretizza un periodo di remissione. Si parla di marcia atopica per indicare la progressione caratteristica delle reazioni infiammatorie croniche e acute che si verifica nelle persone allergiche. La dermatite atopica nella maggior parte dei casi si manifesta nei primi mesi di vita, mentre la gravità del decorso varia in base alle condizioni soggettive. In genere comunque si alternano episodi di remissione ed episodi di riacutizzazione che durano per tutta la vita. Il prurito si manifesta in maniera precoce; a causa dello stimolo a grattarsi può favorire il peggioramento delle lesioni, in modo particolare nei bambini.
Le lesioni della dermatite atopica
Nella fase cronica i soggetti colpiti da dermatite atopica hanno a che fare con lesioni ruvide e secche, in alcuni casi incrostate o lichenificate, in cui si possono formare delle ulcerazioni o delle ragadi. Nella fase acuta, invece, si formano delle placche o delle chiazze squamose o rosse, con edemi o a volte vescicole. Nei bambini piccoli le lesioni riguardano soprattutto le braccia, le gambe, i piedi, le mani, il cuoio capelluto e il viso. Nei ragazzi e negli adulti, invece, a essere colpite sono in modo particolare le superfici cutanee flessorie, e quindi le zone interne delle ginocchia e dei gomiti, oltre al collo. In alcuni casi comunque ci può essere un coinvolgimento generalizzato.