Mamma

Sindrome del bambino scosso: quanto è pericolosa e sintomi

sindrome del bambino scosso

La sindrome del bambino scosso, conosciuta anche come shaken baby syndrome, è una gravissima e pericolosissima forma di maltrattamento fisico del neonato che porta a terribili conseguenze sulla sua salute.

Quando i bambini sono molto piccoli ed è difficile calmarli, l’esasperazione può portare anche il più amorevole dei genitori a compiere gesti apparentemente innocui ma, in realtà, molto violenti. Qualunque sia il grado di esasperazione, però, non dovreste mai scuotere un bambino.

La sindrome da scuotimento neonato può causare, infatti, terribili danni neurologici. Si tratta di una vera e propria forma di maltrattamento perché causa lesioni gravi e perché implica una insofferenza incontrollabile nei confronti del piccolo. Bisogna, dunque, fare molta attenzione, perché scuotere un neonato è molto pericoloso.

Scuotere neonato: cosa causa

Lo scuotimento neonati può essere causa di un trauma cerebrale. Quando il bambino è tenuto sollevato in posizione verticale e viene scosso molto forte, la sua testa compie ampi giri, poiché i muscoli del collo non sono ancora abbastanza forti da restare rigidi e reggere il peso della testa. Questi movimenti causano delle lesioni al contenuto della scatola cranica, poiché al suo interno cervello e cervelletto urtano ripetutamente contro la scatola cranica e provocano una lesione dei nervi.

Nella maggior parte dei casi non si ha coscienza del fatto che tali movimenti possano creare gravissime lesioni e danni irreparabili alla salute del bambino, e in alcuni casi addirittura la morte. Ed è proprio perché manca tale consapevolezza che è necessario informare sempre le persone che accudiscono dei bambini dei rischi che si corrono.

Le lesioni che ne derivano dipendono sempre dall’età del bambino e dunque dallo sviluppo del suo delicato encefalo, molto più fragile di quello di un adulto. La sindrome del bambino scosso non è troppo diffusa, ma la sua persistente esistenza ci ricorda che ci sono molti fattori di rischio anche in Italia.

Nel nostro paese, infatti, ci sono tre casi di sindrome del bambino scosso ogni diecimila bambini di età inferiore a un anno. I fattori di rischio maggiormente diffusi sono quelli relativi al disagio economico e sociale, oppure a un disagio psicologico scaturito dall’esasperazione. Fare informazione in tal senso, allora, è fondamentale.

Sindrome da scuotimento sintomi

Tra i sintomi a cui fare attenzione per capire se un bambino soffre della sindrome da scuotimento ci sono i più lievi come irritabilità, sonnolenza e mancanza di appetito, insieme a un umore molto basso e assenza di sorriso. E ci sono anche sintomi più gravi associati, ovviamente, a lesioni più gravi. Per esempio colorito bluastro o pallore evidente, perdita di coscienza e svenimenti, vomito, convulsioni e mancanza di respiro.

Per la diagnosi, alcuni dei sintomi clinici tipici – che, però, non sono sempre presenti e la cui assenza, dunque, non esclude il maltrattamento – sono:

  • ematoma subdurale, ovvero un versamento di sangue interno che può causare vomito, perdita di coscienza e coma;
  • edema cerebrale, cioè un accumulo di liquido all’interno del cervello, che si gonfia e comprime contro il cranio, impedendo il normale flusso del sangue;
  • emorragia retinica.

Photo cover credits da pixabay.com