Il Whisky è probabilmente il più iconico dei distillati, ottenuto dalla fermentazione e successiva distillazione di vari cereali – in genere malto d’orzo, segale o mais – maturato poi in botti di legno, il cui risultato dipende soprattutto dal tipo di legno che viene utilizzato.
La maturazione del distillato in botti di legno – difatti – è, insieme alla distillazione, una delle fasi più importanti: la tipologia delle botti scelte, il liquido precedentemente elevato in quelle botti, il tempo di permanenza e il luogo in cui le botti sono conservate, sono tutti fattori che determinano il profilo gusto-olfattivo del whisky. Per questo, al fine di ottenere un determinato risultato, è necessario prendere scelte ben precise.
Motivo per cui, la grande varietà dei whisky presenti sul mercato dipende dal tipo di legno nel quale avviene l’affinamento e dalla miscela dei cereali.
Oggi è probabilmente uno dei superalcolici più apprezzati che, se bevuto con moderazione, può essere in grado di ridurre lo stress e migliorare le prestazioni cognitive, oltre ad essere anche un buon digestivo in quanto è un antiossidante, a basso contenuto calorico, senza grassi e colesterolo.
Origini del Whisky
Nell’immaginario collettivo, nonché in celebri film, il whisky è spesso considerato come simbolo di ricchezza e potere.
La culla del distillato risiede nelle zone di Scozia e Irlanda. Infatti, la differenza tra la grafia whisky e whiskey sta da ricercare proprio nella sua provenienza: mentre la prima, generalmente, è usata per indicare il whisky distillato in Canada e Scozia, la seconda – invece – per quello proveniente da Stati Uniti e Irlanda.
Ad ogni modo, le prime vendite di whisky risalgono al XV secolo, soprattutto da parte di monaci delle Highlands, in zona scozzese.
Fu poi nel 700 che il whisky divenne il simbolo della libertà americana nei confronti degli inglesi. Questo, dopo che per quasi 150 anni era stato oggetto di contrabbando, mentre in Italia, durante l’epoca fascista, era il distillato più bevuto.
Come riconoscere e acquistare un buon Whisky
Prima di tutto, il periodo di permanenza, quindi dell’invecchiamento del distillato, incide sul prodotto finito: più lungo è l’invecchiamento più è probabile che si otterrà un whisky pregiato e costoso.
La produzione del whisky scozzese, giapponese, irlandese o americano che sia, prevede dunque tre semplici ingredienti: acqua di sorgente, cereali (prevalentemente orzo) e lievito.
I migliori whisky sono ottenuti dalla distillazione per mezzo di un alambicco e di malto di cereali. Possono essere prodotti con diversi tipi di cereali, ogni distilleria infatti sceglie il suo preferito.
È possibile anche acquistare pregiati whisky on line su siti specializzati, dove poter valutare e scegliere tra le più svariate tipologie, comodamente da casa, in modo semplice, veloce e sicuro.
Acquistare un whisky tramite e-commerce, infatti, ha dei vantaggi rispetto all’acquisto in negozio:
- Economico, in quanto la concorrenza online è molto più ampia e accessibile con un semplice click, per cui i prezzi devono essere più bassi;
- Sicuro e comodo, poiché è possibile acquistare comodamente da casa (risparmiando così anche il traffico), e ci si può affidare alle recensioni lasciate dagli utenti, alla sicurezza del pagamento con Paypal e alle transizioni certificate;
- Vasta scelta rispetto ad una enoteca, soprattutto se si è in cerca di un whisky non commerciale e poco conosciuto.
